Guest Writer: Stefano Alberti
Una ventata di colori e di emozioni sul Monte Amiata. Lo ha portata la mostra “Lacer/azioni e Cre/azioni” allestita presso la sala del Comune di Piancastagnaio (Siena) nell’ambito della XV edizione di “Penne e Video Sconosciute”. La docente coordinatrice, Patrizia Sapri, che opera presso la Scuola primaria “Marconi” dell’Istituto Comprensivo “Gramsci” di Aprilia (Latina) ha curato l’allestimento dei lavori realizzati nel corso di esperienze di laboratorio per gli alunni diversamente abili del territorio, alcuni dei quali portatori di sindrome dello spettro autistico.
Come si ricorderà, grazie all’impegno ed all’entusiasmo dell’insegnante Patrizia Sapri – coadiuvata dai familiari, colleghi e amici della Onlus “Il senso della vita” – i ragazzi avevano prodotto delle singolarissime opere ispirandosi alle “Lacer/azioni” di Roberto Alborghetti, le provocatorie immagini sui manifesti pubblicitari decomposti e lacerati e sui “segni” dei muri metropolitani. La mostra di Piancastagnaio ha suscitato molto interesse, anche perchè ha messo a confronto da una parte una copia fotografica delle opere di Alborghetti e dall’altra il lavoro eseguito dagli alunni con tempere e materiali vari. Nel corso dell’esposizione Patrizia ha avuto modo di raccontare ai visitatori la sua singolare esperienza e come i ragazzi abbiano trovato nei colori e nelle forme astratte di Roberto Alborghetti un modo per esprimere le proprie emozioni e la propria creatività.
Ha detto Patrizia Sapri : “Quando siamo in laboratorio a volte solchiamo l’ interno dell’ immagine ed ecco allora che la comunicazione anche non verbale è dentro ed intorno a chi dipinge, a noi. Ne rimane un foglio che non ha solo colori esterni e croste, ma racchiude un mondo interiore da esplorare e conoscere… I miei piccoli allievi sono Erik, Massimo, Flavia, Gaia e Nicole… Erik – che chiama Roberto (Alborghetti) Berttto… – ha elaborato una “lacer/azione” al cavalletto. E dice: Bertto molto bello! fatto io… fatto il pittore… porto a mamma!un successo, pitturo da su a giù.” Massimo con i suoi cromatismi crea da “Lacer/azioni” solo con supervisione verbale. Comunica con il suo corpo e la sua arte tutte le sue emozioni…” Un’esperienza davvero interessante, destinata a continuare e a sollevare ulteriore attenzione, confermando come nell’espressione artistica tutti si possono ritrovare, al di là di ogni diversità.
Sono il papà di una piccola allieva e nessun commento sarà così esaustivo per descrivere la gioia con cui gli allievi di Patrizia davano vita alle loro creazioni, rendendo noi genitori e Patrizia in primis, orgogliosi di aver con poco tempo e risorse abbattuto qualsiasi barriera architettonica e aver reso diversamente “inabili” chi ha come tutti tanto ma tanto da dare!!
Grazie!
Grazie per questa bella testimonianza, che offre una ulteriore conferma della bontà del lavoro e dell’impegno di Patrizia Sapri. Un saluto a tutti i piccoli grandi artisti di Aprilia!