
L’esperienza del lockdown è stata pesante, ma non insopportabile ed il primo desiderio, una volta riacquistata la “libertà”, è stato quello di rivedere gli amici. Riguardo la scuola, ok di massima all’esperienza online, ma le controindicazioni ci sono. Da quelle tecniche ai risvolti sul benessere fisico e psicologico. Sì ad utilizzare quanto avviato durante questa emergenza per integrare l’attività didattica tradizionale, ma la scuola “a scuola” non può e non deve essere sostituita. A settembre a scuola, ma possibilmente senza utilizzare i mezzi pubblici. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dall’indagine online realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca IARD su un campione di oltre 1500 studenti italiani intervistati tra il 3 e il 16 maggio 2020. Per quanto riguarda gli effetti della troppa esposizione digitale, si confermano del resto i dati già pubblicamente diffusi e documentati nel libro “Social o dis-social? Misura il tuo modo di stare (bene) nella Rete” (Funtasy Editrice).
Ma che pesante il lockdown!
Venendo ai dati, il 60% del campione si è diviso pressoché a metà tra chi ha trovato il lockdown “faticoso” e chi lo ha trovato “poco piacevole, ma sopportabile”. Soltanto il 13% lo ha definito “insopportabile”, mentre il 15% ha affermato di essersi adattato bene e il 10% ha dato un giudizio addirittura positivo: “non mi è dispiaciuto”. Riguardo il primo desiderio da esaudire appena “liberi”, la maggioranza schiacciante (64,3%) ha espresso quello di rivedere gli amici. A grande distanza (13,1%) “rivedere il proprio ragazzo o la propria ragazza” (più le femmine che i maschi) e “fare sport” (8,7% – più i maschi che le femmine). Solo il 2,7% ha espresso il desiderio di “fare shopping” e, percentuale analoga, di andare dal parrucchiere (più i maschi che le femmine). Con l’aumentare dell’età (over 20) hanno comprensibilmente perso terreno gli amici a favore del “partner”.
La scuola on-line
La quasi totalità del campione (94%) ha affermato di avere avuto modo di proseguire l’attività scolastica online con una buona regolarità. Il giudizio è stato complessivamente positivo con il 42% che l’ha considerata “abbastanza utile” dal punto di vista dell’apprendimento ed il 20,4% molto utile. I critici si sono divisi tra un 30% che ha definito l’esperienza “poco utile” e l’8% che l’ha bocciata come “totalmente inutile”. Ma le controindicazioni – segnalate anche da chi ha dato un giudizio positivo – ci sono comunque state, mentre i vantaggi sono apparsi complessivamente scarsi.
Problemi riscontrati | Risposta “SI” |
Non avere contatti con i miei compagni durante la lezione | 70,3% |
Le lezioni si capiscono meno bene | 66,3% |
Le continue distrazioni (smartphone, chat, musica ecc.) | 58,9% |
Difficoltà tecniche di connessione | 56,8% |
La presenza dei miei familiari in casa che parlano e fanno rumore | 51,3% |
La scarsa capacità di qualche docente di usare la didattica online | 48,6% |
La mancanza a casa di un posto fisico adatto per poter seguire le lezioni | 15,6% |
Benefici riscontrati | Risposta “SI” |
Il tempo viene utilizzato meglio | 33,1% |
Riesco più facilmente a fare domande | 21,9% |
Mi concentro di più | 17,6% |
Ma quattro, cinque ore, se non di più, davanti al computer hanno fatto anche registrare alcune controindicazioni legate al benessere fisico e psicologico.
Disturbi riscontrati | Femmine | Maschi |
Mal di testa | 66,4% | 46,2% |
Bruciore agli occhi | 71,1% | 51,1% |
Mal di schiena | 66,7% | 44,7% |
Fastidio alle orecchie a causa delle cuffie | 27,7% | 32,9% |
Difficoltà di concentrazione | 70,9% | 63,1% |
Ansia | 55,2% | 34,6% |
Difficoltà ad addormentarsi | 58,0% | 38,2% |
Senso di solitudine | 60,6% | 39,7% |
Previsioni per il prossimo anno scolastico
Mentre pessimisti e ottimisti ad oltranza si equivalgono – “Si tornerà a scuola a settembre come sempre” (17%) vs “Non si tornerà a scuola e si continuerà con le lezioni online ancora per molti mesi” (19,4%) –, la maggioranza (62,9%) opta per un più interlocutorio “Si tornerà a scuola con modalità differenti e turni”. Così come il 67% sostiene che non è ragionevole pensare di passare tante ore a scuola con la mascherina.
Ciò che invece cambierà, molto probabilmente, sarà il modo di andarci, a scuola. Drastico calo – almeno nelle previsioni del momento – dell’utilizzo dei mezzi pubblici. La differenza è particolarmente significativa al nord-ovest (dove c’è maggiore abitudine ad utilizzare i mezzi pubblici per andare a scuola) dove si passa dal 67% al 48%. Cresce dovunque (stando alle previsioni), l’utilizzo del mezzo “personale”. Il covid-19 sarà una bella scusa per avere, finalmente, il motorino?