
Novant’anni fa, proprio in questi giorni, veniva inaugurata ad Ambivere (Bergamo) la chiesa parrocchiale di S.Zenone, costruita a tempo di record (i lavori durarono meno di due anni) a pochi passi dall’antica chiesa, considerata pericolante. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 1930, la comunità visse memorabili giornate, con la presenza di un illustre ospite: mons. Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, il Papa del Concilio, a quell’epoca delegato apostolico in Bulgaria.
Di quegli eventi, accaduti appunto novant’anni fa, rimane memoria in uno dei primissimi libri scritti da Roberto Alborghetti, giornalista professionista e scrittore, direttore responsabile della nostra testata Okay! Nel 1980, quarant’anni fa, diede alle stampe il testo “La Comunità di San Zenone in Ambivere” nel quale erano proposte e ripercorse le tappe storiche più importanti di una località che ha più di mille anni di vita (è già citata in documenti dell’anno 923), protagonista di fatti e vicende di grande rilevanza nel territorio dell’Isola.
La pubblicazione fu edita dall’Archivio Storico Brembatese, fondato e animato dal prof. Mario Testa, grande maestro nella ricerca storica ed autore di importanti testi. Testa pubblicò altri 2 titoli firmati da Alborghetti: “La Madonna del Castello” (il primissimo studio su uno dei luoghi più suggestivi della Bergamasca, risalente al secolo XIV) e “L’abate Giuseppe Alborghetti (1765 – 1849)“, personaggio di grande rilievo culturale nella Bergamo di fine Settecento, fondatore del primo giornale politico della Rivoluzione napoleonica a Bergamo, “Il Patriota Bergamasco“.
Questi testi sono da tempo esauriti e sono ormai “oggetti di culto” per gli appassionati di storia locale e per i collezionisti. Piccole rarità, che raccontano e fanno memoria delle “radici” di un’antica comunità, Ambivere, che ebbe grande sviluppo nei rapporti con il potente monastero benedettino di Pontida e partecipò da protagonista alle vicende medioevali, come testimoniato ancora oggi dalle sue torri, dislocate all’interno di un centro storico ben conservato.
STEFANO ALBERTI
