Fare il pane è un gesto nobile e antico. Fare il pane è un’arte. Lo testimonia la famiglia Bove che a Bitonto (BA), di generazione in generazione, ogni giorno sforna pane di grande qualità, all’ombra dell’antico Torrione angioino, uno dei simboli della città, insieme alla Cattedrale e ad un centro storico che si presenta come un viaggio negli strati del tempo. Recentemente il piccolo Angelo, in un momento di pausa delle attività e degli eventi sulla legalità e la cittadinanza promosse dall’IC Cassano-De Renzio con Funtasy Editrice, mi ha condotto in visita al Forno Bove, gestito dagli zii Valentino e Giacomo, in piazza Marconi.
Qui, quotidianamente, farina, acqua, lievito e sale prendono vita nell’alimento che è simbolo di vita. Ossia: il pane. Sostare al Forno Bove, in attività dagli Anni ’50, è come essere avvolti da una magìa: è bello respirare il profumo e le fragranze che ci collegano alle cose buone, al mondo dei ricordi, in un percorso che ci porta all’essenzialità e alla genuinità del cibo. Mi dice il piccolo Angelo (che frequenta la classe 4a D a colori, presso la Scuola Primaria “Cassano”, con docente Anna Maria Cutrone): “Al Forno Bove non trovi le brioches o altri dolci da forno. Qui si fa solo il pane e niente altro che il pane! Anche a me piace, ogni tanto, impastare e preparare i vari tipi di pane. E’ un divertimento!”.
E’ commovente poi scoprire che ad ogni titolare del Forno è legato un albero piantumato nel parco antistante la panetteria, sempre protetto a distanza dal massiccio cilindro quattrocentesco del Torrione antico, testimone di tante storie, anche di quelle fatte di pane. E al Forno Bove ve le potrebbero raccontare. Per filo e per segno.


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